Il Taekwon-Do

Il Taekwon-Do , letteralmente l’arte dei pugni e dei calci in volo, è un’arte marziale coreana basata principalmente sull’uso delle gambe.

Dare una definizione a quest’ Arte Marziale, non è facile, poiché non è soltanto un metodo di autodifesa basato sull’uso di pugni e calci, ma implica uno stile di vita volto alla conoscenza del proprio io. Letteralmente la parola coreana Tae Kwon Do divisa in tre ideogrammi, è l’arte di calciare in volo e colpire di pugno.

Dal punto di vista pratico questa conoscenza approfondita di se stessi, si estrinseca attraverso un duro allenamento fisico, dove ogni praticante deve cercare in se stesso la forza del miglioramento fisico, mentale e spirituale. L’approccio al TaeKwon-Do è diretto e semplice, la sua vera forza deriva dalla sua apparente semplicità. I suoi movimenti riflettono il moto dell’onda del mare, sono fluidi, senza bruschi arresti, si coniugano in un’ armonia di tecniche che nascono l’una dalla fine dell’altra. Le tecniche fisiche del Taekwon-Do si basano sui principi della scienza moderna e in particolare della fisica newtoniana la quale insegna a generare il massimo della potenza. Il Gen.

“Accrescere nell’ uomo la saggezza, far nascere e sviluppare nel suo animo la dignità, la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e morali, allontanandolo da qualsiasi atto di violenza e di ingiustizia, questo è il fine supremo del TaeKwon-Do”

by Gen.Choi Hong Hi

 

LA  STORIA DEL TAEKWON-DO

Il Taekwon-Do è frutto dell’instancabile opera di un Maestro coreano, Il Generale Choi Hong Hi, il “padre del Taekwon-Do moderno”, colui che ha codificato e creato quest’arte marziale.
Il Generale Choi Hong Hi è nato il 9 novembre 1918  nell’attuale Corea del Nord. Da bambino era una  fonte di sofferenza per i suoi genitori. Già da giovane dimostrava uno spirito forte ed indipendente. All’età di dodici anni fu espulso dalla scuola per agitazioni contro le autorità giapponesi che a quel tempo avevano il controllo della Corea. Questo fu l’inizio di quello che sarebbe diventato il movimento d’indipendenza degli allievi di Kwang Ju. Dopo l’espulsione dalla scuola, il padre del giovane Choi, spinse il figlio a studiare l’arte della calligrafia sotto uno degli insegnanti più famosi della Corea: il Maestro Han Il Dong. Oltre che essere conosciuto come maestro di calligrafia, Han Il Dong era Maestro di Taek Kyon, un’antica arte marziale coreana proibita a quei tempi. Nel 1937, Choi si trasferì in Giappone per incrementare la propria cultura personale. Poco prima di lasciare la Corea, si trovò a discutere animatamente di un argomento piuttosto scottante con un lottatore professionista. Questa minaccia dette un nuovo slancio all’addestramento del giovane Choi nelle arti marziali.
A Kyoto, Choi, venne in contatto con un coreano, Him, che insegnava il Karate. In due anni d’addestramento intensificato, Choi raggiunse il grado di cintura nera primo Dan. Queste tecniche unite alle tecniche del Taek Kyon (tecniche di piede), furono i precursori del Taekwon-Do moderno.
Choi seguì un periodo di addestramento sia mentale che fisico all’università di Tokyo. In questi anni, l’addestramento e la sperimentazione delle nuove tecniche di lotta vennero intensificati fino al personale raggiungimento della cintura nera secondo Dan in Karate e con l’insegnamento in una palestra di Tokyo. Choi racconta una particolare esperienza vissuta in questo periodo. Non vi era nessun palo di sostegno dei fili elettrici, in città, che non avesse colpito per vedere se i fili di rame avessero vibrato. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Choi fu costretto, contro la sua volontà, ad arruolarsi nell’esercito giapponese. Fu rimpatriato ma ,mentre era a Pyongyang (Corea del Nord), fu implicato come il pianificatore del movimento d’indipendenza coreano e fu internato in una prigione giapponese per circa otto mesi. Mentre era in prigione, per alleviare la noia e conservare il fisico, Choi cominciò ad esercitarsi in quest’arte marziale nella solitudine della sua cella. In breve tempo i compagni di cella diventarono i suoi allievi e, coinvolgendo altri detenuti, trasformarono il cortile in una gigantesca palestra. La liberazione avvenuta nel mese d’agosto 1945, risparmiò a Choi di scontare una pena di sette anni. Il gennaio dell’anno seguente Choi divenne secondo tenente del nuovo esercito sud coreano: questo gli permise di mettere il Taekwon-Do in una nuova orbita. Divenne comandante del distretto di Kwan Ju, dove insegnò la sua arte all’intera compagnia. Fu promosso primo tenente e trasferito a Tae Jon nel secondo reggimento di fanteria. Choi iniziò ad insegnare la sua arte marziale non soltanto ai soldati coreani ma anche agli americani. Questa fu la prima introduzione agli americani di quello che avrebbero poi conosciuto come Taekwon-Do.
Nel 1947 Choi venne promosso prima a capitano poi a maggiore. Nel 1949 fu inviato a Seul come testa logistica e diventò istruttore di Taekwon-Do nella scuola americana della polizia militare. Alla fine del 1948, Choi divenne tenente colonnello. Nel 1949 Choi fu promosso a colonnello e per la prima volta visitò gli Stati Uniti andando a Fort Riley. Qui introdusse la sua arte al popolo americano. Nel 1951 divenne brigadiere generale e organizzò la scuola a Pusan come comandante e capo aiuto del reparto accademico. Nel 1952 venne nominato capo del personale del primo corpo e responsabile dell’istruzione a Kang Nung. Ai tempi dell’armistizio, Choi era a comando della quinta divisione di fanteria. L’anno 1953 fu speciale per Choi, sia per la sua carriera militare sia per il progresso della sua nuova arte marziale. Fu l’autore del primo libro sul servizio segreto in Corea. Organizzò la ventinovesima divisione di fanteria nell’isola di Cheju, divenne la mente pensante del Taekwon-Do e fondò l’Oh Do Kwan (ginnastica a modo mio) dove riuscì non soltanto ad addestrare ma anche a sviluppare un moderno sistema che fondesse il Taek Kyon e il Karate. Di grande aiuto gli fu il suo braccio destro Nam Tae Hi. Alla fine dell’anno fondò la Chong Do Kwan (ginnastica dell’onda blu), una delle più grandi palestre di ginnastica per civili della Corea. Il 1955 ha segnato l’inizio del Taekwon-Do come arte marziale coreana. Durante quest’anno si formò una commissione che includeva istruttori, storici e importanti guide sociali. Furono presentati un certo numero di nomi per la nuova arte marziale. L’undici aprile la commissione convocata dal Gen. Choi decise per il nome “Taekwon-Do”, suggerito direttamente da Choi. Questo nome voleva sostituire tutti i termini differenti e confusionari quali: Dang Soo, Gong Goo, Taek Kyon, Kwon Bup, ecc. Nel 1959 il Taekwon-Do si allargò al di fuori dei confini coreani, Il Gen. Choi e diciannove delle cinture nere fecero un tour nell’Estremo Oriente. Il tour fu un successo, estasiando gli spettatori con le tecniche di Taekwon-Do. Molti di queste cinture nere divennero i responsabili per l’insegnamento del Taekwon-Do al di fuori della Corea. Durante quest’anno, Choi divenne comandante del secondo esercito di Tae Gu. Il Gen. Choi pubblicò il primo testo coreano sul Taekwon-Do che diventò modello di riferimento per l’edizione del 1965. Nel 1960, Choi assistette al corso moderno di familiarizzazione con le armi in Texas. Qui vi fu il contatto con Jhoon Rhee a San Antonio, dove il Gen. Choi convinse gli allievi e il Maestro ad usare il nome di Taekwon-Do anziché karatè. Jhoon Rhee venne conosciuto come il primo istruttore di Taekwon-Do in America. Ciò ha contrassegnato l’inizio dell’insegnamento del Taekwon-Do negli Stati Uniti d’America. Il 1961 divenne l’anno della maturazione sia per la carriera militare sia nel Taekwon-Do, con il comando di uno dei più grandi centri di addestramento in Corea il sesto corpo dell’esercito. Il Taekwon-Do continuava ad espandersi non soltanto presso i civili e i militari coreani, ma veniva insegnato anche ai soldati degli Stati Uniti della VII Divisione di Fanteria. Attraverso i suoi allievi, il Taekwon-Do venne introdotto all’accademia militare di West Point. Durante lo stesso anno Choi rese il Taekwon-Do obbligatorio per le intere forze della polizia della Corea del Sud. Nel 1962, Choi venne nominato ambasciatore in Malesia, dove sparse i primi semi del Taekwon-Do. Nel 1963 avvenne la dimostrazione a New York presso il palazzo delle Nazioni Unite e venne introdotto il Taekwon-Do anche in Vietnam. Lo stesso anno, Choi fece un viaggio in Vietnam con lo scopo di una ulteriore istruzione sul Taekwon-Do perfezionato dopo continui anni di ricerca e dedizione continua. Questa fu una nuova era per il Taekwon-Do in quanto aveva eliminato totalmente la vecchia forma del Karate. Alla fine di quest’anno fu rieletto presidente della federazione coreana di Taekwon-Do. Nel 1965 Choi diventa generale a due stelle e viene nominato ambasciatore del governo della Repubblica della Corea. Viaggia in Germania, Italia, Turchia, Arabia, Malesia, Singapore. Questi viaggi sono significativi perché il Taekwon-Do viene dichiarato come arte marziale coreana. Questa fu la base per la stabilizzazione delle associazioni di Taekwon-Do in questi paesi ma anche nella formazione della federazione internazionale di Taekwon-Do (International Taekwon-Do Federation – ITF) com’è conosciuto oggi. Il 22 marzo 1966 si è formata la ” International Taekwon-Do Federation” con le associazioni di: Vietnam, Malesia, Singapore, Repubblica Federale di Germania, Stati Uniti, Turchia, Italia, Arabia, Egitto e Corea. Nell’agosto del 1967 visitò i tornei di Taekwon-Do a Chicago; in Illinois discusse dell’espansione e della necessaria unificazione delle varie associazioni degli Stati Uniti. Durante quest’anno, Choi incontrò Robert Walson cintura nera quarto Dan, una delle prime autorità non coreane sul Taekwon-Do per porre il proprio lavoro in un libro. Alla fine del 1967, Choi invitò Il Maestro Mas Oyama alla sede dell’I.T.F. a Seul per continuare la discussione interrotta in Giappone, ad Hakone, per avere la conferma dal Maestro Oyama di cambiare le sue tecniche in quelle del Taekwon-Do. Nel 1968, Choi visitò la Francia come delegato principale del governo coreano, per assistere al simposio militare sugli sport internazionali a Parigi. Il Taekwon-Do era nell’ordine del giorno. I delegati di 32 paesi assistettero alla dimostrazione della squadra di Taekwon-Do. Lo stesso anno si formò l’associazione del Regno Unito. Choi visitò anche la Spagna, i Paesi Bassi, il Canada, il Belgio e l’India. Nel 1969, Choi fece un tour per l’Asia sud orientale per studiare le preparazioni di ogni paese per il primo torneo asiatico di Taekwon-Do tenuto a settembre a Hong Kong. Finito il torneo, il Generale decise un giro per il mondo per visitare gli istruttori e raccogliere le fotografie per la prima edizione del suo libro “Taekwon-Do” (copyright 1972).
Ad agosto del 1970, Choi visitò venti paesi nel tour dell’Asia sud orientale, il Canada, l’Europa, il Medio Oriente. In marzo 1971 assistette ai secondi tornei asiatici di Taekwon-Do svolti nello stadio di Negara in Malesia. Durante quest’anno selezionò degli istruttori, su richiesta del Gen. Kim Jong Hyun, per istruire le forze militari dell’Iran. Nel 1972 spostò la sede dell’ International Taekwon-Do Federation a Toronto, in Canada, durante questi anni, Choi si è impegnato a promuovere la sua arte fra la gioventù di tutto il mondo. È stato punto cardine nell’introdurre il Taekwon-Do nelle università d’Europa, d’America, del Medio Oriente e in Estremo Oriente. Nei mesi di novembre e dicembre 1973, Choi selezionò un “Demo Team” e toccò tredici paesi dall’Europa all’Africa, dal Medio Oriente all’Estremo Oriente. Più di 100.000 persone assistettero alle dimostrazioni di Taekwon-Do.
Nel 1974, Choi poteva essere fiero della sua creatura perché il suo sogno si stava avverando, il mondo era conscio dell’esistenza del Taekwon-Do. In questo stesso anno vi furono i primi campionati del mondo a Montreal in Canada. In novembre e dicembre dello stesso anno il Demo Team toccò la Giamaica, il Curacao, La Costa Rica, la Colombia, Il Venezuela e il Surinam. Nel 1975 il Taekwon-Do andò a Sydney, in Australia. Nello stesso anno il Gen. Choi andò in Olanda per dichiarare l’apertura del primo campionato europeo tenuto ad Amsterdam. Nel settembre 1977, Choi visitò la Malesia, la Nuova Zelanda, l’Austria. Alla riunione che si tenne a Tokyo denunciò il presidente della Corea del Sud Park Jung Hee che abusava del Taekwon-Do per puri scopi politici. Nel settembre 1978 vi fu il secondo campionato mondiale di Taekwon-Do in Okhlahoma, Negli Stati Uniti. Nel mese di giugno 1979 si formò a Oslo, in Norvegia l’A.E.T.F ( “All European Taekwon-Do Federation“).
Nel 1980 il Taekwon-Do venne introdotto nella Corea del Nord paese di nascita del Gen. Choi Hong Hi. In novembre si tenne il primo A.E.T.F. Championship a Londra con 18 nazioni partecipanti.
Nel gennaio 1981, Choi venne chiamato in Australia per dichiarare aperto il primo campionato della zona del Pacifico. Nel gennaio del 1982 si è formata l’associazione giapponese di Taekwon-Do, un sogno personale previsto sin dal 1967. Nello stesso anno, Choi assistette al primo campionato intercontinentale tenuto a dicembre a Napoli. Nei mesi di marzo, aprile e maggio 1983 fece un tour a Santa Barbara, in California, in Europa, in Corea per finire la preparazione dell’enciclopedia del Taekwon-Do il prodotto di tutta la sua ricerca. In ottobre e novembre dello stesso anno si recò in Iugoslavia e in Italia per preparare le fotografie per l’enciclopedia. In aprile 1984 diede inizio ai quarti campionati mondiali a Glasgow, in Scozia. In settembre si riunì a Pyongyang, con i maestri coreani, per finire la pubblicazione dell’enciclopedia. Qui si discusse del trasferimento della sede generale a Vienna, in Austria. In ottobre dichiarò aperto il terzo campionato europeo, era importante perché era il primo evento internazionale su grande scala tenuto in un paese socialista riguardo al Taekwon-Do. Nei mesi seguenti, Choi visito New York per dichiarare aperto il terzo torneo dedicato al Gen. Choi. A dicembre la sede dell’ I.T.F. viene spostata a Vienna, in Austria. Nel 1985 venne alla luce l’Enciclopedia del Taekwon-Do e viene ufficializzato lo spostamento della sede dell’ I.T.F. a Vienna. In novembre dello stesso anno visita la Norvegia ed fu l’ospite d’onore per l’apertura dei campionati scandinavi di Taekwon-Do. Nel mese di giugno del 1986 il Demo Team toccò la Repubblica Popolare Cinese. Nel mese di maggio del 1987 aprì il quinto campionato mondiale di Taekwon-Do ad Atene in Grecia malgrado l’interferenza del regime dittatoriale della Corea del Sud.
Il 1988 l’Ungheria ospitò il sesto campionato del mondo e per la prima volta venne trasmesso via satellite per tutta Europa. In agosto il Taekwon-Do viene introdotto in Russia.

Dopo una vita dedicata allo sviluppo del Taekwon-Do, un’arte marziale moderna basata su valori, filosofia e allenamenti risalenti alla tradizione, il Generale Choi, fondatore del Taekwon-Do e Presidente dell’International Taekwon-Do Federation, morì di cancro nel suo paese natale il 15 giugno 2002.

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“Accrescere nell’uomo la saggezza, far nascere e sviluppare nel suo animo la dignità, la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e morali, allontanandolo da qualsiasi atto di violenza e di ingiustizia, questo è il fine supremo del Taekwon Do

 

I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL  TAEKWONDO

Cortesia (Ye Uil)

Lo studente deve cercare di mettere in pratica i seguenti elementi di cortesia per costruire un carattere nobile.

  • Promuovere lo spirito di concessioni reciproche.
  • Vergognarsi dei suoi  vizi, rifiutando  quelli degli altri.
  • Comportarsi educatamente.
  • Incoraggiare il senso di giustizia e umanità.
  • Riconoscere l’istruttore dallo studente, l’anziano dal giovane.
  • Rispettare i beni altrui.
  • Agire con giustizia e con sincerità.

Integrità (Yom Chi)

Bisogna distinguere il corretto dallo sbagliato e avere la consapevolezza, quando qualcosa è sbagliata, di sentirsi colpevoli. Di seguito sono riportati alcuni modi di mancanza di integrità.

  • Il maestro che disprezza se stesso e l’arte, insegnando tecniche sbagliate ai suoi allievi per una mancanza di conoscenza o di volontà.
  • L’istruttore che nasconde le sue tecniche sbagliate, con il lusso della palestra e falsi apprezzamenti ai suoi allievi.
  • Lo studente che ottiene un grado solo con scopo egocentrico e per sentirsi più potente.
  • L’istruttore che insegna e promuove l’arte solo ai fini materiali.
  • L’istruttore o lo studente le cui azioni sono diverse dalle sue azioni.
  • Lo studente che si vergogna di chiedere aiuto ai suoi minori in grado.

Perseveranza (In Nae)

Un antico detto dice: “la pazienza porta alla virtù e al merito“. Per raggiungere un obiettivo come può essere un’alta graduazione o il perfezionamento tecnico, bisogna perseverare costantemente. Uno dei più importanti segreti per convertirsi in leader del Taekwon-Do è sovrapporsi a ogni difficoltà con perseveranza. Confucio disse: “chi è impaziente nelle piccole cose, sbaglierà nei suoi scopi in situazioni di grande importanza“.  

Autocontrollo (Guk Gi)

Questo principio è molto importante sia dentro che fuori il Dojang. La perdita del controllo durante un combattimento può provocare un disastro. Seguendo Lao Tzu ” la persona più forte è quella che vince su se stesso più che sugli altri “.

Spirito Indomito (Baekjul Boolgool)

Qui giacciono i 300, che compirono il loro dovere. Una semplice frase per uno dei più grandi atti di coraggio conosciuti dall’umanità. Di fronte alle ingenti forze militari di Serse, Leonida e i suoi 300 spartani  nella battaglia delle Termopoli, dimostrarono al mondo il significato dello spirito indomito. Si manifesta quando una persona affronta un grosso problema utilizzando il suo coraggio e senza rinunciare ai suoi principi. Uno studente di Taekwon-Do deve essere sempre modesto e onesto. Confucio disse: ” non protestare davanti alle ingiustizie è atto di codardia“. Come la storia ha dimostrato , chi persegue i sogni, onestamente e vigorosamente con spirito indomito, non sbaglierà mai nel raggiungimento dei suoi obiettivi.

 

LA FILOSOFIA  DEL TAEKWONDO

La filosofia del Taekwon-Do ha come fondamento l’etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possano convivere armoniosamente insieme. Le parole stesse del Gen. Choi ci aiutano a capire meglio:

spero sinceramente che attraverso il Taekwon-Do ogni uomo possa acquisire la forza sufficiente per arrivare ad essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile. E’ con questo spirito che mi sono dedicato all’arte del Taekwon-Do per tutti i popoli del mondo“.

Il Gen. Choi stabilì la filosofia e i seguenti principi come le basi del Taekwon-Do e tutti gli studenti seri di quest’arte li dovrebbero osservare e rispettare attraverso il loro cammino sia nell’arte che nella vita.

  • Avere la volontà di progredire qualsiasi siano le difficoltà incontrate.
  • Essere gentile con i deboli e duro con i forti.
  • Accontentarsi della posizione economica, ma non credere mai che sia al limite lo sviluppo della destrezza.
  • Portare sempre a  termine ciò che si è iniziato, grande o piccolo che sia.
  • Essere il maestro a disposizione di tutti, senza tenere conto della religione, della razza o delle ideologie degli allievi.
  • Non cedere mai alle oppressioni o alle minacce quando si sta perseguendo una nobile causa.
  • Insegnare l’attitudine e l’abilità, con atti e non con parole.
  • Essere sempre se stesso in qualunque circostanza.
  • Essere l’eterno maestro, che insegna con il corpo quando è giovane, con le parole quando è vecchio e con i principi morali quando è morto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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